L’ascesso dentale è un accumulo di pus (batteri, plasma, globuli bianchi e altri elementi cellulari) dovuto a un’infezione batterica all’interno dei tessuti che circondano le radici dei denti: polpa dentale, osso alveolare o gengiva.
Le cause principali dell’ ascesso dentale sono la scarsa igiene orale, un consumo elevato di cibo e bevande zuccherate, interventi chirurgici non perfettamente riusciti che permettono l’ ingresso dei batteri, un sistema immunitario indebolito, alcool e fumo.
In base al tessuto dentale in cui si forma si distinguono:
· Ascesso parodontale: quando colpisce il parodonto, ossia l’ infezione si forma sulle gengive, sull’ osso dell’alveolo o sui legamenti.
· Ascesso periapicale: quando colpisce la polpa dentale a seguito di una carie che si complica, oppure a seguito di un trauma al dente.
· Ascesso gengivale: è la forma meno complicata, quando i batteri penetrano all’interno della gengiva.
Uno dei primi sintomi di un ascesso dentale è senza dubbio un forte mal di denti, un intenso dolore pulsante, tanto da impedirne la masticazione, può peggiorare in posizione distesa e impedirne il sonno. Il dolore può estendersi all’orecchio, alla mascella e a gonfiarsi possono essere anche i linfonodi del collo.
Oltre alle gengive che appaiono rosse e gonfie, può gonfiarsi anche il viso per tutto il cavo orale si ha la sensazione di avere un cattivo sapore in bocca oltre ad un alito cattivo e un senso di malessere generale o febbre.
Il trattamento consiste in una terapia antibiotica, quindi è bene contattare il dentista ai primi sintomi poiché anche se l’ascesso dovesse rompersi spontaneamente e dare sollievo, questo significherebbe la morte del dente e il diffondersi dell’infezione.
L’ unico modo per ridurre il rischio di sviluppare ascessi dentali è mantenere denti e gengive sane, lavare i denti almeno due volte al giorno, sostituire lo spazzolino ogni tre mesi, utilizzare il filo interdentale o l’ archetto.