La Prevenzione dentale
La prevenzione dentale ha il fine di voler ridurre o evitare le patologie che colpiscono il cavo orale.
Lo Studio Odontoiatrico del Dott. Federico Lorelli vuole dare delle indicazioni importanti per raggiungere tale scopo.
Generalmente qualsiasi malattia dei denti del cavo orale ha cause che possono essere controllate, se non completamente, almeno in parte.
Le principali e più comuni malattie dei denti sono la carie e la parodontopatia.
La carie dentale è una malattia del cavo orale che porta alla formazione di cavità (veri e propi buchi). Ha un origine multifattoriale (diverse cause), ma l’elemento principale senza il quale non si originerebbe è la placca batterica.
Per prevenire la carie importantissima è l’igiene orale, quindi la rimozione meccanica di residui alimentari e l’eliminazione della placca dentaria ne sono il fondamento.
Oltre ad un’ottima igiene orale vanno limitati l’assunzione di cibi e bevande ad alto contenuto di zuccheri.
Per parodontopatia s’intende l’infiammazione acuta o cronica del parodonto. Questa malattia può essere di natura infiammatoria o degenerativa, o prodotta da alterazione di cellule. Per prevenire questa malattia l’igiene orale, diete adatte e periodiche visite dentistiche costituiscono strategie preventive ottimali.
L’azione fondamentale per ridurre o evitare le carie e la pardontopatia è spazzolare i denti, ma
- Quale tecnica occorre adoperare? Quali strumenti?
- Per quanto tempo e con quale frequenza?
- A che età bisogna cominciare la prevenzione (la prevenzione nei bimbi)?
- Quale tecnica occorre adoperare? Quali strumenti?
Oggigiorno l’introduzione dello spazzolino elettrico rappresenta una rivoluzione per l’igiene orale quotidiana. La sua semplicità di utilizzo, a differenza di quello manuale, le dimensioni ridotte , la forma rotonda della testina, rendono tale strumento più efficace. Infatti, una volta azionato, è sufficiente soffermare, per qualche secondo, la testina (che ruota e pulsa) su ogni superficie dentale per essere sicuri di aver rimosso completamente da tali superfici la placca batterica.
Sarà compito del proprio dentista di fiducia consigliare il tipo di spazzolino elettrico da adottare.
Nulla toglie, comunque, di continuare ad usare il caro e vecchio spazzolino manuale, se il dentista reputa che l’igiene orale viene mantenuta in modo ottimale. - Per quanto tempo e con quale frequenza?
Il tempo dedicato all’igiene dentale risulta fondamentale per ottenere una pulizia approfondita di tutte le superfici dentali. Tre (3′) minuti sembrano essere sufficienti per il corretto uso dello spazzolino!!
Noi consigliamo almeno 2 volte al dì (ogni 12h) in quanto sono necessarie circa dodici ore perchè si riorganizzi il biofilm sulle superfici dentali.
Il filo interdentale: quello strano sconosciuto attrezzo per l’igiene orale!!
Il filo interdentale rappresenta uno strumento indispensabile per una buona igiene orale. Con il suo utilizzo regolare è possibile, infatti, ottenere la pulizia ottimale degli spazi fra un dente e l’altro, dove spesso può originare la carie, impossibile con l’uso del solo spazzolino da denti.
Tuttavia, soprattutto le prime volte, utilizzare il filo interdentale può risultare difficoltoso e questo può avere l’effetto di farci raggiungere un livello di pulizia molto superficiale o addirittura indurci a non farvi più ricorso. Vediamo quindi quali sono le istruzioni da seguire per usare il filo interdentale, affinché diventi un’abitudine semplice e familiare, quanto quella di pulire i denti con il tradizionale spazzolino.
Come si usa il filo interdentale?
La porzione di filo da utilizzare può essere trattenuta dalle dita o da un archetto tendifilo (flossette), che ne facilita l’uso negli spazi interdentali posteriori.
Deve essere inserito nello spazio interdentale con un movimento orizzontale “a mò di seghetto” esercitando una leggera pressione. Una volta superato il punto di contatto (la zona più stretta tra dente e dente) continuare con il movimento orizzontale aggiungendo un leggero movimento di sù e giù, poggiandosi nello stesso spazio interdentale prima su una superficie dentale e poi sull’altra.
Lo scovolino…… oltre il filo interdentale
Nei casi in cui siano presenti nel cavo orale: ponti, impianti o apparecchi ortodontici è particolarmente utile l’uso dello scovolino interdentale o di fili interdentali appositi (superfloss), dotati di una parte rigida che ne facilita l’uso.
Come si usa lo scovolino interdentale?
Lo scovolino interdentale si usa inserendolo e facendolo scorrere tra dente e dente, vicino alla gengiva, con movimenti molto delicati. Si consiglia l’uso dello scovolino prima di effettuare la pulizia con lo spazzolino, in modo da liberare gli spazi interdentali da placca o residui di cibo.
Non usare mai lo scovolino con dentifricio per evitare abrasioni.
Esistono in commercio scovolini di differenti dimensioni, proprio perché diversi possono essere gli spazi fra dente e dente. La misura più adatta dello scovolino, ad un determinato spazio interdentale, è quella che, nell’inserimento dello stesso, provoca una lieve resistenza. Tale effetto permette alle setole una frizione tale da assicurare una pulizia corretta.
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